Crescent Shield «The Last Of My Kind» (2006)

Crescent Shield «The Last Of My Kind» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Maglor »

 

Recensione Pubblicata il:
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1505

 

Band:
Crescent Shield
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Titolo:
The Last Of My Kind

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Michael Grant: Vocals
Daniel DeLucie: Guitars
Melanie Sisneros: Bass
Craig Andrerson: Drums

 

Genere:

 

Durata:
50' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Crescent Shield sono una band statunitense nata nel 2000 come side-project di Michael Grant, cantante degli Onward, e di Daniel DeLucie, chitarrista dei Destiny’s End, il quale si è occupato della registrazione di tutte le chitarre e del basso per la realizzazione di alcune demo che i due hanno inciso fino al 2003, demo completate grazie all’utilizzo di una drum machine. Nel 2003 gli Onward si sciolsero e i due metallici compari decisero di trasformare i Crescent Shield in una vera e propria band. Reclutati Melanie Sisneros al basso e Craig Andrerson alla batteria ecco che il gruppo trova una formazione stabile e dà alle stampe, sotto l’egida dell’italiana Cruz del Sur Music, la propria opera prima: “The Last Of My Kind”.
Il disco si presenta con un artwork molto curato ad opera di Gerry Alanguilan, disegnatore che ha collaborato tra l’altro con DC Comics e Marvel, mentre il layout è ad opera dell’onnipresente Travis Smith. La band ci presenta undici pezzi che si muovono tra lo U.S. power di gruppi come Jag Panzer e Vicious Rumors e l’epicità di Warlord e Cirith Ungol. I suoni sono buoni, potenti e “sporchi” al punto giusto come il genere richiede, anche se la batteria deficita leggermente di profondità e potenza. Grant, che possiede un’ugola evocativa e stentorea, fornisce una prova buona ma che viene resa dalla timbrica decisamente particolare poco agile nelle parti più “power” e che forse è un po’ poco varia nell’interpretazione. I musicisti offrono tutti una prestazione di livello, priva di pecche e dove spicca un eccellente lavoro in fase ritmica da parte delle chitarre le quali si intrecciano creando trame dinamiche e quasi sempre interessanti, anche se a mio parere in fase solista l’inserto di un secondo chitarrista avrebbe dato un po’ più di varietà.
La qualità dei brani è abbastanza buona e omogenea, in particolare vanno segnalate l’opener “Above Mere Mortals”, un buon pezzo veloce e melodico, la cavalcata metallica dalle tinte epiche “Slaves To The Metal Horde” e “The Path Once Chosen” che, con il suo andamento più solare e quasi hard rock, si distacca dal resto delle composizioni.
Tirando le somme “The Last of My Kind” è un buon disco, un lavoro onesto che non mira a creare nulla di innovativo ma che ben si innesta nel solco della tradizione del più classico metallo americano fornendone una certa interpretazione personale. Sicuramente a livello di songwriting la band può ancora crescere divenendo più incisiva e coinvolgente nonché eliminando qualche passaggio a vuoto, ma ciò non toglie che questo lavoro non mancherà di soddisfare tutti gli appassionati del metallo più “true” per i quali almeno un ascolto è caldamente consigliato.

Track by Track
  1. Above Mere Mortals 80
  2. Slaves To The Metal Horde 80
  3. Rise Of The Red Crescent Moon 75
  4. Burn With Life 75
  5. The Last Of My Kind 70
  6. North For The Winter 70
  7. The Path Once Chosen 80
  8. The Great Devoid 75
  9. Unfinished Ashes 70
  10. Await The Champion 75
  11. The Passing 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

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